BIACCO: Hierophis carbonarius
Questo colubro ha un aspetto slanciato, con la testa piccola con occhi grandi e pupille arrotondate. Presenta squame lisce ed una tipica colorazione nera acquisita solamente dopo il terzo anno di età. Più precisamente la parte anteriore del corpo è gialla con grosse macchie trasversali nero-verdi, mentre la coda è completamente scura.
I biacchi siciliani però presentano una colorazione uniformemente nera e lucente sul dorso, mentre questa può variare dal grigio al color crema sul ventre. La colorazione nera è infatti dovuta ad un melanismo insulare. I maschi sono più grandi (fino a 130cm), mentre le femmine sono generalmente più piccole (120cm .ca).
Ha una distribuzione sud-europea occidentale.
È il serpente più comune in Sicilia e frequenta praticamente tutti gli ambienti, anche quelli antropizzati. Così è frequente incontralo in tutto il territorio ibleo, a Vendicari, piuttosto che a Pantalica o a Cavagrande; sui Nebrodi è stato avvistato anche a 1700m.
Predilige gli ambienti asciutti, come pietraie, muri a secco, cataste di legno, ecc. Lo si ritrova anche negli ambienti boschivi, nella macchia mediterranea e nelle aree cespugliose.
È estremamente vigile e veloce e si difende aggressivamente se viene molestato: il suo morso non è velenoso. È capace anche di arrampicarsi sugli alberi e nuota anche agilmente.
Ha abitudini diurne e preda principalmente lucertole, micromammiferi (in particolare muridi), nidi di uccelli, mentre i giovani preferiscono cibarsi di rane, cavallette, falene.
La fregola avviene in primavera ed i biacchi si accoppiano mettendo in scena una tipica danza verticale che vede i due intrecciarsi quasi a formare una doppia elica.
La femmina depone da 8 a 15 uova circa, le quali vengono accuratamente nascoste tra cumuli di rocce.
Questa specie presenta poi un primato: è il serpente che più di tutti viene ucciso dall'uomo.